Dai radiatori allo scaldasalviette, i termoarredi combinano funzionalità a estetica: quando si tratta di scegliere dei termoarredi il vantaggio è quello di arricchire la casa con un elemento di arredo che arricchisce l’ambiente e allo stesso tempo risponde ad un’esigenza, ovvero quella di beneficiare del calore emanato.
Riscaldare l’ambiente è, infatti, la funzione principale di un termosifone in bagno, ma anche di praticissimo radiatore scalda salviette: basta un termorredo dove sistemare asciugamani o telo da bagno per provare un’esperienza piacevole di calore una volta usciti dalla doccia.
Tipologie di termo arredi
Per scegliere la tipologia di termo arredo più adatto alle proprie esigenze, è utile affidarsi ad esperti come i professionisti di Fortezzza. Sapranno consigliare la scelta tra diversi tipi:
- termoarredo elettrico: di facile installazione perché non necessita di nessuna applicazione su una parete, ma è sufficiente collegarlo ad una presa elettrica;
- termoarredo idraulico: è possibile installarlo a parete e azionarlo come normalmente si fa con i classici termosifoni in ghisa. Nello specifico, questo elemento riscaldante prevede nelle sue serpentine la circolazione di acqua che viene resa calda grazie alla caldaia a gas collegata;
- termoarredo misto o ibrido: funziona sia con il metodo elettrico sia idraulico, quindi è possibile azionarlo a seconda dell’esigenza di risparmio di energia (gas o acqua).
I termoarredi in acciaio o alluminio
Quando si tratta di scegliere i termoarredi per la casa, è importante saper che è possibile realizzarli in due materiali:
- in acciaio;
- in alluminio.
I primi in genere sono molto resistenti, quindi duraturi, e offrono il vantaggio di riscaldare in modo decisamente rapido; i secondi invece si riscaldano rapidamente, anche se tendono a raffreddarsi più velocemente dei primi. Tuttavia, dal punto di vista estetico si rivelano preziosi sia per il peso, che non incide specie se si fissano su pareti divisorie, sia per l’eleganza con cui abbelliscono un ambiente domestico.
