Cassamatta, scrigno, cassonetto: questi sono alcuni dei tanti appellativi utilizzati per denominare ciò che, in gergo tecnico, è conosciuto come controtelaio per infissi. Cos’è esattamente? E qual è la sua funzione? Quali sono i suoi pro e contro?
Controtelaio per infissi: definizione e sviluppo nel tempo
Il controtelaio è una struttura di sostegno (in legno o in ferro) da installare nel muro con l’obiettivo di dare una denotazione/cornice ad uno spazio vuoto creato dalla parete stessa.
Ma perchè il suo utilizzo si è diffuso a macchia d’olio? Col passare degli anni, i serramentisti hanno preso atto del fatto che adoperandolo come sagoma per delimitare il confine inferiore e superiore dei vani in cui installare l’infisso, mentre veniva costruita una parete, il lavoro era eseguito in tempi record e al tempo stesso realizzato nel miglior modo possibile.
Originariamente, il controtelaio era in legno, fatto interamente a mano da un falegname, il quale andava poi a delineare i tre contorni del vano murario. Così facendo, l’area inferiore era delimitata da una soglia di marmo, alla quale veniva poggiata la cassamatta, formando così anche il margine laterale e superiore. Nel corso del tempo, sono nati i modelli in metallo, lanciati sul mercato dagli stessi serramentisti.
In alternativa, è possibile optare per dei serramenti in metallo muniti di un’aletta, al fine di tornire e rivestire il tutto ad hoc. Ciò nonostante, il lato negativo nell’utilizzare i controtelai di questo genere è emerso gradualmente: vale a dire la formazione di un punto dell’edificio chiamato “ponte termico” con susseguente muffa.
Controtelaio per infissi: come lo vediamo oggi
Col tempo, fino ai giorni nostri, sono arrivati anche i cosiddetti monoblocchi, ossia degli oggetti in legno/materiali isolanti installati nella parete che andranno poi a nascondere le quattro parti del vano murario. Utilizzare un controtelaio per infissi al posto di un altro è una scelta dettata da numerosi fattori: dalla tipologia di abitazione, dal tipo di infisso, se si tratta (o meno) di una casa da costruire, da quanto spazio occupano i serramenti e gli isolanti, dai materiali utilizzati per la muratura e dall’isolamento termico.
Controtelaio per infissi: i pro
Il falso telaio, è fondamentale negli interventi edilizi. Esso, consente di determinare lo spazio vuoto in cui verrà montato l’infisso delineando così sagome e dimensioni senza dover necessariamente avere il serramento a portata di mano. In tal caso, il controtelaio permette di effettuare i lavori di ristrutturazione e di rifinitura installando l’infisso al termine del cantiere, quando quest’ultimo non può essere né danneggiato né deteriorato. Ma non solo: può giocare un ruolo importante anche quando si tratta di rimettere a nuovo dei fabbricati, qualora sia necessario far rifare la facciata esterna (magari cambiando gli impianti di illuminazione, le porte o le finestre).
Controtelaio per infissi: i contro
Il falso telaio non è consigliato in caso di rifacimento o sostituzione degli infissi se è già presente un altro serramento e, se in tempi non attuali, installato nella parete. Non appena decidi di rimuovere il vecchio infisso dalla muratura, ciò che rimane non è altro che uno spazio angusto (profondo circa 5/6 cm e largo 3/4 cm). Pertanto, nel momento in cui pensiamo di “colmare” questo vuoto installando un controtelaio, dovremo occupare molto spazio e una volta montato avrai una notevole riduzione di luce solare all’interno della tua abitazione. Come avrai capito, dove esiste già un vano murario ben delineato, non è necessario far installare un controtelaio giacché sarebbe svantaggioso.