I sistemi di protezione passiva comprendono anche le porte blindate che possono avere caratteristiche tecniche differenti, ma sono tutte accomunate dalla struttura appositamente progettata per contrastare i tentativi di effrazione.
Parti che compongono le porte blindate
Il primo elemento che caratterizza una porta blindata è sicuramente il telaio realizzato in acciaio rinforzato e che presenta lungo il perimetro dei fori coincidenti con i punti di chiusura. Il telaio inoltre si può personalizzare scegliendo fra numerose finiture e combinazioni di colore.
Altre parti della porta blindata sono il controtelaio, che serve a fissare il telaio al muro, nonché l’anta rivestita da lamiere zincate e le cerniere, a volte a scomparsa, che rappresentano gli elementi di rotazione per consentire l’apertura e la chiusura. Sullo stesso lato delle cerniere si trovano i rostri che accrescono la resistenza del serramento, oltre che la serratura a doppia mappa, con cilindro europeo o elettroniche. Infine si ricordano i rivestimenti, ovvero i pannelli che coprono l’anta, disponibili in varie colorazioni.
Altre caratteristiche delle porte blindate
A differenza di quanto si potrebbe pensare, le porte blindate non sono tutte le stesse, in quanto vengono distinte in base alla classe di effrazione. Più nello specifico, secondo la normativa europea UNI ENV 1627/30, le classi sono 6 e vengono assegnate dopo aver sottoposto il serramento a due distinti test, ovvero convenzionale e reale.
Le prove convenzionali permettono di valutare la resistenza della porta a tutta una serie di carichi dinamici e statici, mentre quelle reali simulano attacchi con altri strumenti. Ad esempio nella prima classe rientrano quelle porte che possono essere aperte con un semplice calcio, per cui vengono consigliate in contesti con merce di scarso valore. Le porte in classe 6, invece, resistono alle sollecitazione di trapani elettrici, seghe e altre attrezzature simili entro al massimo 20 minuti. Per stabilire una classe, infatti, viene anche considerato anche il tempo necessario per riuscire nel tentativo di forzatura.
Com’è composta una porta blindata
Alla luce di quanto spiegato, considerate tutte le parti che compongono la struttura di una porta blindata, è facile immaginare quali possano essere i vantaggi di questo particolare serramento che aumenta la sicurezza dell’immobile, ma non solo. Grazie a queste porte, infatti, sarà possibile migliorare anche il comfort abitativo, specie dal punto di vista dell’isolamento termico e acustico.
La serratura, in ogni caso, rappresenta il fulcro del serramento e la soluzione più diffusa è sicuramente a doppia mappa, ma quelle di nuova generazione sono a cilindro europeo, nonché provviste di certificazione anti bumping e che spesso integrano sofisticati meccanismi di antieffrazione. Nella maggior parte dei casi i cilindri europei vengono accompagnati da una tessera, sulla quale viene riportato un codice identificativo delle chiavi, utile per consentire una duplicazione controllata. Non mancano poi cilindri dotati di defender, ovvero del monoblocco che offre protezione alla toppa in modo da rendere difficile l’uso di strumenti durante i tentativi di scasso.
Le porte blindate con serrature elettroniche, invece, si aprono e chiudono con un badge, un telecomando o lo smartphone. Alcune riescono a rilevare le impronte digitali e controllano gli accessi, in maniera da circoscriverli solo a determinati soggetti. Grazie alla presenza delle batteria, sarà possibile entrare e uscire anche quando manca la corrente o si dovessero verificare delle anomalie.